mi sembra un ottimo proposito.
18.7.11
1.6.11
30.5.11
il silenzio
Le tre parole più strane
Quando pronuncio la parola Futuro,
la prima sillaba già va nel passato.
Quando pronuncio la parola Silenzio,
lo distruggo.
Quando pronuncio la parola Niente,
creo qualche cosa che non entra in alcun nulla.
Wislawa Szymborska
♪ the sound of silence, simon and garfunkel
♦ Il Mistero del Silenzio, vimala thakar
24.5.11
la realtà e la poesia
...continua a scrivere, pensa alla poesia, leggi poesia,
ma cerca anche di trovarti un mestiere indipendente dalla protezione delle Muse.
Sono, come è stato detto, delle isteriche, e sulle isteriche non si può far conto.
Wislawa Szymborska
23.5.11
20.5.11
19.5.11
18.5.11
una tecnica artistica
Il Caviardage un tempo era sinonimo di censura. Era un'operazione che consisteva infatti nell'annerire (dal francese caviar = caviale)le parti di testo considerate immorali o compromettenti.
Oggi è diventata una tecnica artistica molto semplice e d'impatto non ancora molto nota in Italia tranne alcune piacevoli eccezioni. La dinamica però è contraria: si mettono in evidenza alcune parole o frasi di una pagina di testo oscurando completamente il resto. Da qui possono nascere parole evocative, frasi o poesie.
Io ho cominciato non sapendo esattamente cosa stavo facendo e ignara del tutto che fosse una tecnica riconosciuta. Anni fa, in un periodo particolare della mia vita, ho trovato nel vecchio casale di mia nonna un librone dal titolo "VADE MECUM DEL DOVERE. Sintesi dei doveri dell'uomo nella sua missione di Cittadino e di Soldato"(1951): il libro più lontano da me che potessi incontrare.
Oggi è diventata una tecnica artistica molto semplice e d'impatto non ancora molto nota in Italia tranne alcune piacevoli eccezioni. La dinamica però è contraria: si mettono in evidenza alcune parole o frasi di una pagina di testo oscurando completamente il resto. Da qui possono nascere parole evocative, frasi o poesie.
Io ho cominciato non sapendo esattamente cosa stavo facendo e ignara del tutto che fosse una tecnica riconosciuta. Anni fa, in un periodo particolare della mia vita, ho trovato nel vecchio casale di mia nonna un librone dal titolo "VADE MECUM DEL DOVERE. Sintesi dei doveri dell'uomo nella sua missione di Cittadino e di Soldato"(1951): il libro più lontano da me che potessi incontrare.
Però mi piaceva molto lo spessore (quasi 5 centimetri!) e dato che sono un'appassionata di libri, e di carta in genere, visto l'argomento prosaico (almeno per me!) ho deciso di utilizzarlo per dipingere senza sentirmi troppo in colpa per averlo completamente violentato. E prima di dipingere ogni pagina facevo una lettura veloce del testo alla ricerca di parole che potessero ispirarmi e che valeva la pena fossero salvate! La consideravo una vera e propria sfida: cercare la "poesia" in argomenti di tutt'altro avviso!
E a volte credo sia capitato di aver completamente dipinto alcune pagine!
E ora dopo 3 (o forse 4?) anni è ancora un libro vivo e in progress. Un libro per me carico di significato, sia perchè mi ricorda quel periodo in cui mi alzavo all'alba la mattina e mi mettevo a dipingere in silenzio in cucina (e ogni volta che gli altri mi sorprendevano non capivano mai bene cosa stessi facendo e, in verità, nemmno io più di tanto ;), sia perchè ogni volta che lo sfoglio mi sorprendo delle sue suggestioni.
Lo dipingo per rilassarmi e lo sfoglio per riflettere.
Ringrazio Simonetta, un'adorabile amica, innamorata del librone, che mi ha suggerito di pubblicare alcune delle pagine dipinte e stimolato a creare questo blog. C'est tout!
E a volte credo sia capitato di aver completamente dipinto alcune pagine!
E ora dopo 3 (o forse 4?) anni è ancora un libro vivo e in progress. Un libro per me carico di significato, sia perchè mi ricorda quel periodo in cui mi alzavo all'alba la mattina e mi mettevo a dipingere in silenzio in cucina (e ogni volta che gli altri mi sorprendevano non capivano mai bene cosa stessi facendo e, in verità, nemmno io più di tanto ;), sia perchè ogni volta che lo sfoglio mi sorprendo delle sue suggestioni.
Lo dipingo per rilassarmi e lo sfoglio per riflettere.
Ringrazio Simonetta, un'adorabile amica, innamorata del librone, che mi ha suggerito di pubblicare alcune delle pagine dipinte e stimolato a creare questo blog. C'est tout!
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